Il governo Prodi non c’è più, l’unità di intenti in nome dell’Italia non esiste da tempo, si attende solo la mattanza alle prossime elezioni. Berlusconi e soci, ricompattati dalla caduta del fortino di Prodi aspettano solo nuove elezioni al più presto, nella speranza di un risultato rotondo e pieno contro lo sfacelo fatto dal governo di centro-sinistra. Non è possibile giudicare l’opera di ridistribuzione delle ricchezze prodotte dal paese dopo quasi due anni di dissanguamento perché l’attività politica del paese è paralizzata e lo rimarrà a lungo. Colpe e colpevoli rimangono agli archivi della storia, sulla pelle degli italiani brucerà ciò che verrà fuori dalle ceneri di questa situazione politica. Prodi cade e Cuffaro resta, la mozione di sfiducia presentata ieri dal centro sinistra all’ Ars non è passata. Intanto, per non pensare alle sciagurate scelte dei nostri rappresentanti in Parlamento, godiamoci la lista delle risse in Parlamento dal 1948 ad oggi. Roba che a confronto gli sputi di Barbato a Cusumano di ieri sembrano i litigi di due bambinetti al parco giochi.
F.Q.